Di recente il New England Journal of Medicine ha pubblicato questa lettera in cui uno studente di medicina di Harvard racconta la sua esperienza personale con la depressione maggiore durante il corso di studi:
«In retrospettiva, si è trattato non tanto di una mancata diagnosi quanto di rinnegare il libro di testo: pensavo che ciò che stavo provando fosse normale per uno studente di medicina — o no?»
L’autore confessa di aver nascosto a lungo la sua condizione, prima a sé stesso e poi agli altri, per timore dello stigma sociale che ne deriva. Dalla propria storia individuale, l’autore trae delle considerazioni più generali relativamente alla professione medica.
«Non sono il solo a tacere. Ogni anno, più del 25% degli studenti di medicina sperimenta la depressione. […] Nel settore medico, il silenzio e lo stigma sono spesso mantenuti per timore delle ripercussioni che si avrebbero sulla carriera ad ammettere la propria malattia.»
Lo riteniamo un contributo interessante che apre uno squarcio su una realtà poco indagata e offre spunti di riflessione, sia per il settore universitario e sanitario, sia per l’opinione pubblica in generale.
Rose, Michael; «SIGECAPS, SSRIs, and Silence — Life as a Depressed Med Student»; N Engl J Med 2018; 378:1081-1083; DOI: 10.1056/NEJMp1716893 (gratuito)